Terzo settore
Mi dedico alla comprensione, alla prevenzione e alla gestione delle problematiche psicologiche e relazionali in contesti di privato sociale. Mi prendo cura della persona vulnerabile che spesso non può utilizzare i percorsi di terapia psicologica più tradizionali, attraverso la presa in carico dei caregiver nei contesti in cui è inserita: in famiglia, nei centri socioeducativi e riabilitativi o nelle strutture residenziali. Collaboro con strutture e cooperative che si occupano di persone con disabilità intellettiva e con cooperative che gestiscono richiedenti asilo e rifugiati.
Gestisco attività di supervisione psicologica alle équipe e ai gruppi di lavoro in particolare nelle organizzazioni socio-sanitarie a più alto rischio di burn out con la finalità di supportare in itinere le dinamiche e i processi di gruppo virtuosi e di accompagnarne i membri nella gestione delle problematiche conflittuali e relazionali.
Mi occupo di supervisione psicoeducativa rivolta agli educatori finalizzata all’analisi di casi legati agli utenti e all’individuazione di soluzioni per la gestione di dinamiche e relazioni faticose tra operatore e utente e comportamenti problematici dell’utente o tra utenti.
Mi dedico al sostegno psicologico dei familiari di persone vulnerabili finalizzato a: condividere vissuti emotivi talvolta molto faticosi legati al loro ruolo; trovare strategie nella gestione di alcune problematiche relazionali familiari; comprendere e migliorare le competenze comunicative con i figli per assicurare loro una buona crescita sul piano emotivo, psicologico e relazionale anche nei momenti critici e di maggior difficoltà.
In particolare mi adopero a favore del supporto di genitori di figli con disabilità fisica o intellettiva, genitori adottivi o affidatari e genitori che stanno vivendo con i figli momenti di particolare crisi e difficoltà.
Mi occupo di formazione per gli adulti rivolta in particolare agli operatori sociali e sanitari, agli educatori e agli insegnanti di sostegno finalizzata all’incremento della consapevolezza di sé nell’esercizio del proprio ruolo e allo sviluppo di competenze tecniche relative alla relazione con utenti con fragilità e vulnerabilità psicologiche, per facilitarne un’adeguata presa in carico.
L’approdo
Il privato sociale è per me il porto dove approdo per recuperare il valore delle cose vere e più autentiche. Ogni volta con la stessa immensa gratitudine.